"Le banche non possono sottrarsi dall'effettuare il rimborso e l’indennizzo dei risparmiatori"
SIENA. Come è noto, la vicenda della presunta truffa dei diamanti da investimento ha coinvolto cinque banche, tra cui il Monte dei Paschi di Siena che dal 2013 al 2016 ha registrato circa 14 mila operazioni.
La Federconsumatori provinciale è da ormai da tempo impegnata in un confronto con tutti gli istituti di credito all’interno dei quali e per il loro tramite sono state vendute ai propri clienti le pietre di due Società DPI e IDB ad un valore sino a quattro volte superiore al reale, ma nonostante quanto disposto dal Gennaio 2018 in merito al riacquisto dei preziosi e del rimborso della cifra integrale investita, confermato anche da parte del presidente di MPS con un comunicato stampa apparso sui giornali locali lo scorso Febbraio, ad oggi l’istituto non ha provveduto a rimborsare le somme dovute. In alcuni casi, neppure ha riscontrato le richieste, né ha partecipato alle mediazioni poste in essere.
Anche alla luce dei recenti sviluppi giudiziari, la Federconsumatori di Siena e quella Toscana ritengono opportuno ricordare che gli istituti di credito non possono sottrarsi ad effettuare il rimborso e l’indennizzo dei risparmiatori e chiedono ancora una volta di individuare un percorso risolutivo delle varie posizioni aperte. Qualora ciò non avvenisse nel breve termine, l’associazione è pronta ad assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare i propri associati.
La platea dei cittadini coinvolti nella vicenda è più ampia rispetto a quanti si sono già rivolti alla Federconsumatori, per questo motivo l’associazione rinnova l’invito a recarsi presso gli sportelli di Siena, Poggibonsi, Sinalunga e Montepulciano per verificare la propria posizione e, ove necessario, intraprendere le opportune azioni.