Slogan contro Salvini ed il ministro della famiglia Fontana
SIENA. (a. m.) Per una volta questura e organizzatori sono d’accordo: sono state circa 5mila le persone che hanno sfilato per le via della città in occasione dei Toscana Pride, che ha scelto lo slogan ‘Per orgoglio e per Amore’. Il corteo per i diritti di lesbiche, gay, transgender e bisessuali (Lgtb), seguito anche da molti curiosi, è partito dalla Fortezza per arrivare in piazza del Campo. Colori, bandiere e suoni, in particolare dei percussionisti della Bandao e dei Bandias, e quelli del carri musicali hanno invaso il cuore di Siena. Una festa, come preannunciato dagli organizzatori, ma con qualche slogan contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, apostrofato con l’epiteto di “fascista”, e quello della Famiglia, Lorenzo Fontana.
Alla manifestazione hanno aderito studenti dietro allo striscione ‘Students for Pride” e tutte le province toscane, con l’esclusione della la Città metropolitana di Firenze: nei giorni scorsi il sindaco del capoluogo Dario Nardella aveva definito il Pride senese ‘divisivo’, attirandosi le critiche di Bruno Valentini. Circa 150 le organizzazioni presenti nel corteo, tra cui l’Arci, la Cgil, l’Uisp, l’Anpasi, oltre alla squadra di Quidditch Siena Ghibellines, ai rappresentanti della Chiesa Pastafariana Italiana e a ‘Nonunadimeno’, che ha chiamato a raccolta tutti i collettivi femministi della Toscana.
Presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la vicepresidente della Regione Monica Barni e Paola Concia.
“Il Gay Pride quest’anno acquista un valore particolare sia perché ci sono state conquiste importanti sul terreno dei diritti civili, sia perché non tutto si è conquistato- ha commentato Rossi -. Restano cose importanti da fare e ogni conquista va consolidata per non vedere delle retromarce, degli attacchi. Questa è una manifestazione per la libertà, il rispetto delle persone, contro ogni forma di discriminazione. Il compito di chi fa politica è includere, non escludere. Oggi c’è stata una risposta al ministro Fontana e a tutti quelli che hanno paura. Se in una famiglia ci si vuol bene e c’è rispetto, i figli crescono bene”.
“La Regione Toscana – ha sottolineato Monica Barni – è sempre presente quando si tratta di difendere i diritti. Sui temi della diversita’ la Regione ha legiferato da tanti anni per il contrasto alla violenza e per la riaffermazione dei diritti. Ci piacciono le differenze, i colori, la festa la gioia che emanano tutte queste persone in piazza del Campo”.
Il comunicato del comitato Toscana Pride
Il Comitato Toscana Pride: “Oggi eravamo in 10mila a Siena. Una partecipazione oltre ogni aspettativa. Abbiamo scritto una una pagina della storia di questa città e della nostra Toscana. Grazie a tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e trasngender, queer, intersessuali, asessuali e eterosessuali che hanno sfilato con noi “Per Orgoglio e per Amore”, in nome di ciò che li unisce: il loro essere umani. In una stagione così fortemente contrassegnata dall’odio, dalla violenza e dalla paura, oggi abbiamo dimostrato che c’è una umanità che rifiuta il razzismo, il sessismo, l’omo/bi/transfobia e tutte le forme di discriminazione e che si mette in cammino verso un nuovo orizzonte di libertà, autodeterminazione ed inclusione. La nostra marcia per la piena cittadinanza delle persone LGBTQIA+* e per il pieno riconoscimento dei figli delle famiglie arcobaleno, non si fermerà”.
Colorata e festosa la Siena Arcobaleno che ha ospitato il Toscana Pride, ha risposto in massa all’appello degli organizzatori che erano presenti al completo: dalle Famiglie Arcobaleno ad AGEDO, l’associazione dei genitori e amici degli omosessuali, da Rete genitori Rainbow al Consultorio Transgenere, da Ireos e Azione Gay e Lesbica fino a LuccaAut e Polis Apeta l’associazione delle persone lgbt che impiegate nelle forze dell’ordine, fino a tutte le Arcigay della Toscana Siena, Arezzo, Pisa e Livorno. Presente anche per la prima volta l’associazione delle persone asessuali Carro di Buoi. Per le strade della città, tanti senesi, tantissimi studenti e anche tanti turisti curiosi. Alla testa alle spalle dello striscione del Comitato organizzatore, i rappresentanti delle 99 istituzioni che hanno dato il patrocinio gratuito alla manifestazione, molti dei quali presente con fascia tricolore e gonfalone. Anche quest’anno la cartina della Toscana si è colorata con i colori di arcobaleno con l’adesione di tutte le province. Unico assente: la città metropolitana di Firenze. Un’invasione pacifica e colorata scandita dal ritmo dei percussionisti Bandao e Bandidas, e caratterizzata dalla presenza di carri musicali animati. Per la prima volta, al Toscana Pride è arrivato anche del trenino delle famiglie arcobaleno: una presenza importante di 130 famiglie con i loro 60 bambini e bambine che dal palco hanno lanciato un messaggio ai sindaci e alle sindache per riconoscere i loro bambini come figli di entrambi i genitori. Grande ed entusiastica partecipazione da parte degli studenti di Siena che nel loro spezzone “Students for Pride” hanno coinvolto i presenti in un flash mob contro le discriminazioni prima della partenza. Sono più di 150 le realtà che hanno aderito al Toscana Pride, tra loro molte conferme come ARCI, CGIL, UISP e ANPAS da sempre al fianco della manifestazione ma anche alcune novità: quest’anno per la prima volta c’è Acquedotto del Fiora tra i sostenitori. Tra le curiosità la presenza della squadra di Quidditch Siena Ghibellines, della Chiesa Pastafariana Italiana. In parata anche Nonunadimeno che ha chiamato a raccolta tutti i collettivi femministi della toscana. Particolarmente significativa l’adesione de Il Grande Colibrì, un progetto di attivismo a favore delle persone LGBTQI che racconta anche le differenze etniche, culturali, religiose, sociali e sessuali nel mondo. Più di 50 gli esercenti – tra albergatori e commercianti – hanno aderito al Toscana Pride, sostenendo la manifestazione e mostrando l’adesivo “We Support Toscana Pride” e la bandierina arcobaleno nelle loro vetrine.