Il rinvenimento durante i lavori di pulizia
di Augusto Mattioli
SIENA. Sono state presentate oggi in conferenza stampa dal sindaco Valentini due reperti risalenti alle Guerre d’Italia. Si tratta di due palle di cannone (utilizzate nell’assedio di Siena da parte degli spagnoli, che dal 1494 al 1559 si confrontarono con i francesi), che sono state ritrovate casualmente da un gruppo di volontari dell’associazione Le Mura, impegnati nella pulizia delle basi delle mura storiche che circondano la città. Le due palle sono di dimensioni diverse, in ferro, trovate nei pressi di Porta Ovile.Le cannonate arrivavano, presumibilmente, dall’area di Ravacciano.
“Vi è da considerare un importante precedente: una palla di cannone, sempre in ferro, rinvenuta in occasione dei lavori di sistemazione dei ruderi della Rocca di Crevole a Murlo – spiega la Soprintendente Anna Di Bene, che ipotizza quindi che – “i due proiettili d’artiglieria pesante recuperati a Siena, in prossimità di Porta Ovile, presso la risalita di San Francesco, siano verosimilmente da riferire all’assedio portato alla città di Siena dalle truppe imperiali di Carlo V”, avvenuto tra il 1554 e il 1555.
Un ritrovamento che ha molto interessato la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle provincie di Siena, Arezzo e Grosseto che, come ha annunciato la soprintendente Anna Di Bene questa mattina, le ha affidate al laboratorio di restauro del museo Santa Maria della Scala. Successivamente saranno analizzate e studiate dagli esperti. Due reperti che vengono un’epoca storica molto difficile in Italia ed anche in Europa con il duro e lungo confronto tra Spagna e Francia, le sue potenze che per 65 anni si combatterono per l’egemonia nella penisola italiana. Nel conflitto fu coinvolta la repubblica di Siena (il cui territorio era considerato, per lo sbocco al mare, strategico dalle due potenze), nata alla fine del ‘200, una repubblica florida e ricca, i cui abitanti, magari anche litigiosi tra di se, mal si piegavano ad imposizioni. In ogni caso nella guerra tra i due stati dovettero scegliere. Puntando sui francesi.
Gli spagnoli avevano cercato di imporre un loro protettorato nella repubblica senese, piu’ o meno verso il 1540 ma i senesi nel 1552 si ribellarono e chiamarono i francesi. Gli spagnoli furono cacciati ma tornarono in forze: nel 1554 inizio il duro assedio di Siena colpita a lungo dall’artiglieria spagnola con palle di cannoni simili o piu’ pesanti di quelle ritrovate qualche giorno fa. L’assedio durato otto mesi si concluse con la sconfitta della repubblica, nonostante una forte resistenza e atti di eroismo , il 17aprile del 1555. Non tutti si arresero. Un gruppo consistente di militari e civili si ritiro’ a sud dando vita alla Repubblica di Siena a Montalcino. Un tentativo che fini’ quando fu firmato il trattato di Chateau Chambresis nell’aprile del 1559 tra Spagna e Francia.
“Si tratta di un interessante ed emozionante ritrovamento che ci riporta a quelle pagine dolorose e al contempo gloriose della nostra storia, quando Siena resistette per diversi mesi all’assedio delle truppe spagnolo-fiorentine, poco prima della perdita dell’indipendenza. Dopo l’analisi ed il restauro, da parte della Soprintendenza, troveremo una adeguata collocazione nel Museo Civico. Incredibile come siano rimaste nascoste nel terreno, nei pressi della risalita di San Francesco, per così tanto tempo”, commenta il sindaco Bruno Valentini.