La parlamentare commenta l’inchiesta sulla rete eversiva di matrice fascista
SIENA. “Di fronte alle preoccupanti notizie che emergono dall’inchiesta relativa a presunti appartenenti all’estremismo della destra senese, voglio rivolgere un appello alle forze democratiche, ai sindaci, al mondo associativo, alle istituzioni tutte. Il mio invito è a denunciare con fermezza ogni atto potenzialmente violento e rinnovare ogni giorno l’impegno per i valori democratici. La democrazia si difende ogni giorno con presidi culturali e sociali, con la capacità di rinnovare valori e principi. Con leggi serie e forti, con l’insegnamento e la formazione, con la trasmissione della storia, con scuole libere e democratiche, con librerie, luoghi di ritrovo, con città vissute ovunque, nei centri e nelle periferie. Tutto questo dobbiamo farlo insieme per combattere I vecchi e I nuovi fascismi”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare dem commenta l’inchiesta sulla rete eversiva di matrice fascista scoperta dalla Digos di Firenze in provincia di Siena.
“In attesa che le informazioni relative alle indagini siano più chiare e definite – prosegue Cenni – credo sia chiaro a tutti che stiamo giocando una partita che riguarda tutti e tutte. Mi riferisco alle comunità politiche, associative e ai cittadini democratici, istituzioni e persone comuni, che credono nella costituzione e nella democrazia. Guai ad abbassare la guardia. I nuovi fascisti, quelli veri e quelli potenziali si combattono giorno per giorno con l’esercizio quotidiano della democrazia e del sapere. Così si rendono più forti e coese le nostre comunità. Ed i pericoli, come si può vedere, non vengono da un volto diverso dal nostro, ma da ‘cervelli’ e da ‘anime’ diversi dai nostri. Io penso che chi semina odio possa essere sconfitto. Possono essere sconfitti muri, fili spinati, busti del ventennio, e collezionisti di armi e di esplosivo. Dipende anche da ognuno di noi. Dobbiamo costruire le resistenze per questo tempo cupo, sono certa che possiamo essere una moltitudine infinita a farlo. Prosciughiamo i giacimenti dell’odio con la forza delle relazioni, delle comunità aperte, della capacità di costruire un tempo nuovo. Un grazie sentito – conclude Cenni – va alle forze dell’ordine e a coloro che hanno svolto le indagini con intelligenza e competenza. Tutto questo ci conferma che abbiamo istituzioni salde di cui poterci fidare”.