Appuntamento venerdì 22 giugno nel Palazzo del Capitano in Piazza Grande. Tema dell’incontro ‘Papa Marcello II tra Occidente e Oriente a metà Cinquecento’
MONTEPULCIANO. “Papa Marcello II Cervini Pontefice tra Chiesa Romana e Chiese Ortodosse d’Oriente” è il titolo della giornata di studi in programma venerdì 22 giugno 2018 a Montepulciano. Al centro del convegno la figura di papa Marcello II, della locale famiglia dei Cervini. Tra i protagonisti dell’iniziativa il borsista dell’Istituto Sangalli Sam Kennerley, proveniente dall’Università di Cambridge, che proprio grazie alla fellowship offertagli dall’Istituto Sangalli di Firenze sta studiando i 70 volumi delle lettere di Marcello Cervini depositati presso l’Archivio di Stato di Firenze.
Il convegno, frutto di una collaborazione tra l’Istituto di ricerca fiorentino e la Biblioteca –Archivio ‘Piero Calamandrei’ di Montepulciano è in programma presso il Palazzo del Capitano in Piazza Grande a partire dalle 14.30. Ad aprire il pomeriggio il saluto del sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, di Monsignor Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e di Riccardo Pizzinelli, Consigliere della Biblioteca-Archivio ‘Piero Calamandrei’ di Montepulciano.
Papa per poche settimane nel 1555, la figura di Cervini verrà inquadrata all’interno della storia del Papato di metà Cinquecento e in particolare per il suo interesse nei confronti del mondo orientale e ortodosso. Grande cultore dello studio dell’antichità, in contatto con i più importanti letterati e intellettuali dell’epoca, progettò l’edizione di testi di vari autori antichi, come Cicerone, Varrone e Columella. Ma il suo grande sogno, in parte realizzato, fu la pubblicazione dei manoscritti greci della Biblioteca Vaticana, a partire dai Padri della Chiesa.
Il convegno affronterà l’attenzione di Cervini nei confronti della patristica con Paola Piacentini che ha edito il catalogo dei manoscritti appartenuti al papa e oggi conservati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana; il tema più generale delle Chiese ortodosse d’Oriente sarà affrontato da Maurizio Sangalli dell’Università per Stranieri di Siena; tra i relatori il borsista dell’Istituto Sangalli Sam Kennerley, proveniente dall’Università di Cambridge, che proprio grazie alla fellowship offertagli dall’Istituto Sangalli di Firenze sta studiando i 70 volumi delle lettere di Marcello Cervini depositati presso l’Archivio di Stato di Firenze. Duccio Pasqui, direttore della Biblioteca-Archivio ‘Piero Calamandrei’ di Montepulciano, collocherà il pontefice all’interno della storia locale della sua famiglia, mentre Massimo Giannini, dell’Università di Teramo, e Chiara Quaranta, della Società valdese di studi storici, inquadreranno l’uno i problemi del papato a metà Cinquecento, tra sfide del protestantesimo e questioni politiche; e l’altra l’apporto del cardinal Cervini alle sessioni del Concilio di Trento.
Le attività dell’Istituto Sangalli:
Nel 2015 ha partecipato a Unity in Diversity; ha ideato il progetto ‘Florence Short Term Fellowships’ che ha richiamato a Firenze prestigiosi studiosi da tutto il mondo, con partecipate conferenze su temi di attualità, dalla Chiesa di papa Bergoglio all’Islam in Europa e nei paesi arabi, dalla diaspora ebraica alla situazione delle religioni in Africa; ha finanziato il lavoro per l’edizione critica dell’epistolario tra Giovan Battista Montini e Giorgio La Pira, di imminente pubblicazione; ha ideato il ciclo di incontri “La religione è servita. Ebrei, cristiani e musulmani si incontrano…a tavola”, per la conoscenza reciproca tra le grandi religioni monoteiste puntando sugli aspetti culturali, storici ed anche gastronomici.
Inoltre, l’Istituto Sangalli ha collaborato all’edizione 2017 del Middle East Now, il festival di cinema e cultura contemporanea del Medio Oriente. Nell’ottobre del 2017, l’Istituto è stato di nuovo protagonista del Festival dei Popoli con la seconda edizione del premio “Lo sguardo dell’altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni”. Il 2017 è stato anche un anno dedicato al tema degli edifici di culto in Italia, oggi e in prospettiva storica, con iniziative scientifiche e aperte ad un più ampio pubblico, partecipando attivamente al dibattito sulla ventilata apertura di una moschea in città, poi concretizzatasi con l’annuncio di un nuovo luogo di culto islamico a Sesto Fiorentino. Infine, dal settembre 2017, ha inaugurato un nuovo progetto, le ‘Young Scholars Florence Fellowships’, volte a richiamare a Firenze giovani studiosi da tutto il mondo per un periodo residenziale supportato da una borsa di studio, progetto che ha già visto avvicendarsi ricercatori dall’Olanda, dal Kenya, dalla Spagna e dalla Cina. Ogni anno, infine, finanzia la pubblicazione di due tesi dottorali di giovani studiosi grazie al ‘Premio Istituto Sangalli per la storia religiosa’, all’interno del ‘Premio ricerca Città di Firenze’, sponsorizzato dal Comune.
CV: L’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose è stato fondato a Firenze il 9 aprile 2014, grazie alla liberalità degli eredi della famiglia Sangalli di Rogno, in provincia di Bergamo. E’ un’associazione a-confessionale e laica. Scopo principale è aiutare ricercatori a continuare i loro studi dopo la laurea e dopo il dottorato di ricerca, grazie all’erogazione di borse di studio e all’istituzione di premi per lavori da pubblicare. Dalla Spagna, dal Kenya, dalla Cina, dal Qatar, dall’Argentina e dallo Zimbabwe, sono solo alcuni dei paesi di provenienza dei ricercatori arrivati a Firenze grazie alle borse di studio dell’Istituto Sangalli. Tra le finalità quella di favorire e promuovere, a livello nazionale e internazionale, gli studi socio-religiosi sia in ambito storico, in prospettiva inter-disciplinare, sia in una dimensione più culturale, aperta al confronto e al dialogo interreligioso.