Serviranno per i ricorsi contro le decisioni del Tar su Bagnore
AMIATA. Avremmo potuto non avviare iniziative legali a difesa della salute dei residenti, denunciando l’indifferenza della magistratura alle condizioni di vita e dell’ambiente in Amiata, avremmo potuto non presentare i Ricorsi al Tribunale Amministrativo della Regione Toscana contro le autorizzazioni alle centrali geotermiche di Bagnore. Oggi non saremmo chiamati a dare seguito all’ultima Sentenza di quel tribunale, che ci condanna a pagare le spese legali delle controparti, pari a diverse migliaia di euro.
Avremmo potuto riaffermare che in Toscana le vicende incredibili dell’inceneritore di Scarlino dimostrano che non esiste la legalità nell’azione delle Amministrazioni pubbliche (siamo alla quarta autorizzazione, rilasciata da Enti pubblici, allo stesso impianto a svolgere un esercizio dannoso alla collettività, dopo ben tre sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato le tre precedenti autorizzazioni, rilasciate negli ultimi quindici anni dagli stessi Enti pubblici) e citare nostri maestri, affermando che “…la legalità ha due facce: l’una interna, la sostanziale, l’altra esterna, la formale…Scambiando queste due facce ci si illude. La realtà ha mostrato nel modo più evidente che la legalità è una sola ed esiste fin dove essa si concilia con gli interessi della classe dominante, vale a dire, nella società capitalistica, con gli interessi della classe padronale” (Antonio Gramsci- Scritti politici).
Se avessimo scelto questa strada qualcuno ci avrebbe sicuramente criticato come ideologici per questo abbiamo deciso di percorrere anche la strada delle iniziative legali. Ci siamo forse anche illusi di raggiungere un esito positivo. Infatti avevamo documentato al collegio giudicante che la stessa Enel aveva affermato, con una lettera scritta alla Regione Toscana, che con le tecnologie scelte ed adottate in Amiata, non riesce a rispettare i limiti stabiliti dalla Regione. Quella lettera (che non avremmo mai dovuto leggere) è stata scritta nientemeno che dall’Amministratore Delegato dell’Enel Green Power, ing. Montemaggi, il quale, dopo la fissazione da parte della Regione dei nuovi limiti di legge per le emissioni di Ammoniaca, richiesti dalla Comunità Europea, esplicitamente proponeva alla Regione un diverso limite più permissivo.
Ci abbiamo messo la faccia, tanta energia e anche denari, senza mai chiedere o avere alcun tipo di finanziamento; oggi chiediamo a tutti coloro che davvero hanno a cuore il monte Amiata e sono indignati per la speculazione della geotermia in Toscana e non solo, di fare un piccolo passo avanti e sostenere, insieme a noi, le spese che il TAR ci ha condannato a pagare.
La battaglia deve continuare e può essere vinta solo solo se tutti si sentono coinvolti in prima persona, anche nel caso di far fronte a sentenze a noi contrarie.
Le sottoscrizioni debbono essere fatte utilizzando il seguente canale: https://sosgeotermia.noblogs.o
Grazie a tutti,
Sos Geotermia
qui la sentenza del TAR del 21/6/17: https://sosgeotermia.noblogs.o