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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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“Geotermia: la legge regionale resta punto di riferimento”

A Larderello l'assessore Fratoni fotografa il settore nel corso del Consiglio straordinario. Gli interventi dei consiglieri e di Rossi

LARDERELLO (Pisa) – “La legge regionale sulla geotermia è e rimane il nostro punto di riferimento per ogni azione che riguardi questa fonte di energia rinnovabile. Ad oggi rappresenta il 30% di tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili in Toscana. Sono 34 le centrali attive in 17 comuni e hanno una potenza complessiva di 916 megawatt. E, visto che l’auspicato decreto Fer2 che dovrebbe ricomprendere la geotermia tra le energie rinnovabili e per questo incentivabili, non arriverà che alla fine dell’anno, saranno uno e mezzo gli anni persi”.

Nella sua relazione iniziale, in apertura del Consiglio regionale straordinario interamente dedicato alla geotermia, l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni ha fatto la fotografia del settore. Ha aggiunto che in Regione sono giunte numerose istanze perché sia autorizzato lo sfruttamento della geotermia a media entalpia ed ad oggi è stata emessa la prima autorizzazione che riguarda l’impianto a ciclo binario di Poggio Montone, tra Piancastagnaio e Santa Fiora.

“Vogliamo poi – ha concluso Fratoni – redigere con Enel un Piano di interventi e di sviluppo di questo settore in Toscana, per arrivare al nostro obiettivo dichiarato che è quello di arrivare, entro il 2050, ad una regione carbon neutral, con il suo intero fabbisogno energetico prodotto attraverso le fondi di energia rinnovabili, alle quali la geotermia appartiene a pieno titolo e delle quali rappresenta una parte notevole”.


Gli interventi dei consiglieri

“Una scelta sbagliata quella di riunire l’Assemblea regionale qui a Larderello, non possiamo itinerare nella regione scegliendo, di volta in volta, le priorità. Ci stiamo riunendo nel giardino di una multinazionale”. Così Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, apre il suo intervento in occasione della seduta straordinaria sulla geotermia. Secondo il consigliere, “avremmo dovuto fare un nuovo piano energetico regionale con piani locali, per capire le reali necessità energetiche, diversificandole per fonti e superando il modello centralizzato”. “L’energia geotermica – afferma Fattori – non è sempre pulita, dipende dalla tecnologia usata; siamo convinti che occorra utilizzare tecnologie ad emissioni zero”. Non ultimo, Fattori ha precisato che “gli incentivi devono essere vincolati a tetti di emissioni”.  Il capogruppo presenta due proposte di risoluzione. Nella prima si impegna la Giunta ad “affrontare con urgenza il tema della conversione delle centrali amiatine a tecnologie che prevedano la totale reiniezione dei fluidi geotermici”. Nel secondo atto si invita “a porre tra le priorità della pianificazione energetica regionale la diffusione sul territorio di impianti geotermici a bassa entalpia; la diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto al risparmio economico e ai vantaggi ambientali conseguibili con le pompe di calore; l’introduzione di meccanismi che premino la maggiore produzione di calorie/frigorie rinnovabili dalle pompe di calore geotermiche; la definizione di strumenti di sostegno alla pianificazione delle installazioni geotermiche a bassa entalpia che tengano conto, nella progettazione degli impianti, delle proprietà sito-specifiche del terreno”. 

“Essere qua serve proprio per dare un senso di vicinanza al territorio – ribatte Antonio Mazzeo, consigliere del Partito democratico, che fa parte dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana – per far sentire la  presenza delle istituzioni. Alla geotermia sono collegati tremila occupati e centinaia di soggetti economici ”. Il consigliere evidenzia la necessità di “stare vicino ai sindaci fino al momento in cui si ha la certezza che gli incentivi siano nel Fer 2” e di “garantire regole certe in tempi brevi”. Tra gli obiettivi ricordati da Mazzeo, “una tecnologia migliore, un ambiente più controllato e impegno per lo sviluppo del territorio”.

Dell’esigenza di “tutela ambientale e utilizzo della risorsa come valore economico del territorio” parla Stefano Baccelli (Pd). “La Regione Toscana – dice il consigliere regionale, presidente della commissione Ambiente – ha fatto una scelta forte nel rendere strutturale il proprio contributo economico entrando in CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche)”. E poi, “nella legge abbiamo anche provato a stimolare la realizzazione di imprese startup legate alla geotermia”. Secondo il consigliere, la legge “è un punto di equilibrio avanzato, è una proposta attenta sia sotto il profilo ambientale che per lo sviluppo economico. Visto che in tema di ambiente, la Regione non ha competenza esclusiva, abbiamo temuto anche che la legge venisse impugnata”. Per concludere, Baccelli ricorda che la Regione sta lavorando su tre fronti: “alla legge, all’individuazione delle aree vocate e non, a un nuovo accordo con Enel”.

“Mai il Governo nazionale ha avuto intenzione di bloccare o mettere in difficoltà il settore della geotermia. Il presidente delle Regione, dichiarando che è stato perso un anno, dice il falso. C’è stata una strumentalizzazione politica, anche perché, al momento della presentazione del Fer1, la legge Toscana non era stata ancora varata”.  Apre così il proprio intervento il consigliere regionale Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle), che intende “fare un po’ di chiarezza:  il Governo si è mosso per governare l’esistente cercando di innovare”. Anche per questo, a detta del consigliere, inserire la geotermia nel Fer2 è una scelta “molto responsabile. A settembre il nuovo decreto sarà in discussione pubblica. Il Movimento 5 stelle, a tutti i livelli istituzionali, considera la geotermia risorsa strategica perché rinnovabile. Il Fer2 – assicura – prevederà tempistiche giuste per i decreti autorizzativi. Gli incentivi devono essere utilizzati per un modello diverso, quindi no a centrali flash, sì a torri a secco”. E conclude: “Mai il Governo ha avuto intenzione di bloccare o mettere in difficoltà il settore geotermico”.

“Non credo davvero che gli incentivi siano stati eliminati dal primo decreto perché non era pronta la legge Toscana. È stato perso un anno, mentre si poteva procedere in continuità con quanto fatto dai Governi precedenti”, dichiara il consigliere Andrea Pieroni (Pd) che esorta a mantenere alta l’attenzione. “Dobbiamo sedere al tavolo del Fer2 con l’esperienza e la credibilità che ci è riconosciuta. Se il percorso del nuovo decreto non andasse bene, in questi territori si registrerebbe una crisi economica e aziendale gravissima” e tornando sull’esclusione dal primo decreto, il consigliere ricorda i numeri: “L’entità degli incentivi per la geotermia ammonta a circa 95milioni su una massa di 16milardi che costituisce lo stanziamento complessivo. La geotermia in Toscana – conclude Pieroni – fa scuola nel mondo. Per il know how che abbiamo e anche per aver alzato, nella recente legge regionale, l’asticella sui parametri di rispetto ambientale”.

Contraria alla geotermia, al suo essere sostenibile e rinnovabile si è dichiarata Monica Pecori (gruppo misto/Tpt). “I danni ambientali e di salute di fatto ci sono già. Saremmo dovuti intervenire prima”, afferma. E sulla seduta straordinaria a Larderello, per raccogliere istanze del territorio e manifestare la vicinanza della Regione, la consigliera è chiara: “Ci sono altre situazioni che meriterebbero altrettanto interesse e penso alle emissioni odorigene a Grosseto, l’annunciata bioraffineria Eni a Livorno, la situazione dei pronto soccorso un po’ ovunque in Toscana”.

“Non consentiremo che porzioni del territorio rischino lo spopolamento. Vigileremo perché lo sviluppo della geotermia sia assicurato”. Alessandra Nardini (Pd) ringrazia l’impegno della Giunta, e dichiara: “Senza la mobilitazione forte e compatta che si è registrata, credo oggi non si parlerebbe di Fer2” e rivolgendosi alla consigliera Pecori, afferma: “Nessuno intende mettere a rischio la salute pubblica”, quindi un appello alla Regione perché sia dato nuovo impulso al protocollo siglato cinque anni fa sul territorio”.

Gianni Anselmi parla da presidente della commissione sviluppo economico, soffermandosi sulle ricadute economiche sul territorio. Il consigliere regionale del Partito democratico considera “importante portare le istituzioni a contatto con i cittadini” e si dice “soddisfatto che la toscana sia all’avanguardia rispetto ad un provvedimento nazionale”. “Dobbiamo raggiungere un equilibrio avanzato tra istituzioni, territorio, vocazione complessa e lavoro dell’uomo; questa è la nostra missione, così lasceremo una Toscana migliore di come l’abbiamo trovata”. 

Ribadita l’importanza e la delicatezza del tema, Serena Spinelli (gruppo misto/Art.1-Mdp) ha sottolineato che “la geotermia rappresenta il 30 per cento di produzione di energia regionale”. “Se l’obiettivo è che la Toscana diventi ‘Carbon free’, allora facciamo una programmazione nell’interesse dei toscani”. “Non vorrei che il timore delle multinazionali diventasse una resa”. Per concludere la consigliera ha ribadito che con la legge regionale sono stati messi insieme tre aspetti complicati: “paesaggio, territorio e utilizzazione delle risorse energetiche”. 

“Non si può essere contrari a qualcosa che è presente sul territorio, porta benefici agli enti locali e crea occupazione, ma bisogna bene bilanciare l’attività antropica con il rispetto dell’ambiente”, così inizia il suo intervento la capogruppo della Lega Elisa Montemagni. La consigliera regionale ha poi illustrato la proposta di risoluzione, in cui si chiede l’impegno alla Giunta a “sviluppare le azioni di monitoraggio e controllo – in particolare verso le emissioni prodotte dalle centrali geotermiche ad alta entalpia – per garantire sia la massima tutela della salute dei cittadini residenti nelle aree a vocazione geotermica, sia la massima salvaguardia ambientale e paesaggistica”. Montemagni ha ribadito la richiesta da un lato di continui controlli e di un monitoraggio, dall’altro di garanzia degli incentivi.

Maurizio Marchetti (Forza Italia) ha espresso parere favorevole allo sviluppo della geotermia. Due le considerazioni da lui avanzate: da un lato, un appunto alla Regione che “ci ha messo troppo tempo, una lungaggine eccessiva – l’ha definita- probabilmente frutto della ricerca di un equilibrio”; dall’altro, l’aspetto degli incentivi, “mi auguro che gli impegni presi vengano mantenuti”. Marchetti ha toccato un aspetto che nel corso del dibattito non era ancora emerso: “le concessioni scadono nel 2024 e credo sia il momento di iniziare a riflettere sul futuro”.

“La nostra legge, approvata in due mesi e mezzo, se ha un ritardo è di tipo culturale”, commenta il capogruppo del Partito democratico Leonardo Marras che, nel suo intervento, ribadisce l’importanza di un Consiglio straordinario a Larderello: “L’assenza degli incentivi pubblici significherebbe la crisi del territorio”. Il capogruppo ha illustrato il contenuto della proposta di risoluzione che a fine seduta è stata approvata e che impegna la Giunta, tra l’altro, a “richiedere immediatamente un tavolo di confronto con il Governo affinché mantenga l’impegno preso con il Fer2”. “Nel primo decreto – ricorda – c’erano le risorse per l’alta entalpia. Per scelta sono poi state tolte”.  Altro punto della risoluzione citata da Marras riguarda l’impegno alla Giunta per continuare a proseguire nelle politiche per una geotermia che tenga conto di un inserimento paesaggistico degli impianti, promuovendone l’ammodernamento, in particolare per quanto concerne la riduzione delle emissioni e il potenziamento del loro monitoraggio. “Non fermiamoci – dichiara poi – condividiamo alcuni valori sui quali occorre impegnarci”. 

No alle strumentalizzazioni politiche sui due decreti è quanto chiede Marco Casucci (Lega): “La geotermia è una risorsa rinnovabile e strategica ma è necessario ascoltare i cittadini”, dichiara citando il territorio dell’Amiata. “Stiamo attenti a quale approccio usiamo su temi che investono direttamente i toscani e smettiamo di anticipare campagne elettorali”, conclude il consigliere. 

“Il ritardo non è imputabile alla Lega. Le moratorie le ha fatte il Pd” è il commento del consigliere Roberto Biasci (Lega). “Siamo per coniugare ambiente e sviluppo, per mantenere alta l’attenzione sul capitolo lavoro”, conclude ringraziando per “l’opportunità data dalla seduta straordinaria di parlare direttamente al territorio”.


L’intervento del presidente Rossi

A chiudere il dibattito l’intervento del presidente della Toscana, Enrico Rossi: “I diciassette sindaci del territorio saranno coinvolti nel tavolo in cui l’interfaccia sarà la Regione”. Rossi ha ribadito “l’importanza delle energie rinnovabili e la necessità di utilizzare ricerca e tecnica per migliorare il rapporto con l’ambiente. Per decisione del Governo – attacca –, gli incentivi alle energie rinnovabili non sono stati inseriti nel primo decreto, così gli investimenti sono diminuiti e si è bloccato il processo di autorizzazione di PC6 (la centrale di Piancastagnaio, ndr)”.

Nel suo intervento, Rossi si rivolge a Enel a cui chiede “ripresenti subito la centrale PC6, è necessaria sul territorio e la vogliono i sindaci e gli imprenditori, la Regione valuterà la domanda e darà parere favorevole. La geotermia dà lavoro a tremila persone su 30mila abitanti. Nel territorio, la geotermia richiama anche il turismo, su 10mila presenze, 60mila sono per il museo”. Quindi si rivolge poi al Governo al quale sollecita un intervento: “Faccia un decreto di sostegno alla legge regionale, facciano incentivi che rimettano in moto gli investimenti Enel”, e spiega: “Non ci sono stati ritardi da parte della Regione”.

Riguardo alle concessioni, Rossi propone:“proroghiamole a Enel, a condizione di centrali con emissioni al 98 per cento”. Sempre rivolta ad Enel la richiesta di ”impegno a nuovi investimenti sul territorio per produrre ricchezza”, un esempio –afferma Rossi – “si possono studiare anche rendering paesaggistici per limitare l’impatto visivo”.

Rossi conclude il suo intervento con la proposta di trasformare “CoSviG in un’agenzia di sviluppo, ha un ‘income’ di 20milioni di euro all’anno. Dovremmo consentirle di investire, dare lavoro per costruire una filiera che coinvolga il sistema di piccole e medie imprese di qualità”.

 

Il Consiglio straordinario a Larderello si conclude con la votazione degli atti collegati alla comunicazione della Giunta. Passano a maggioranza la proposta di risoluzione del Pd e un ordine del giorno presentato da Sì-Toscana a sinistra, per porre tra le priorità alla pianificazione energetica regionale impianti geotermici a bassa entalpia. Respinto il secondo ordine del giorno firmato da Tommaso Fattori e l’atto di indirizzo proposto dalla Lega. 

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