L'azienda "smentisce nella maniera più categorica"
FIRENZE. In riferimento agli ultimi dati diffusi da alcuni soggetti, in base ai quali il fiume Paglia avrebbe concentrazioni di mercurio superiori ai limiti di legge a causa delle centrali geotermiche, Enel Green Power smentisce nella maniera più categorica e precisa anzitutto che gli impianti AMIS (Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato), installati su tutte le 34 centrali geotermiche toscane, consentono di abbattere la quasi totalità del mercurio e dell’H2S, tanto che dalle torri di raffreddamento esce vapore acqueo per oltre il 99,5% e ogni emissione di gas incondensabili, sostitutiva peraltro di emissioni naturali, è costantemente monitorata e molto al di sotto dei limiti di legge. I quasi 6 miliardi di kWh prodotti in Toscana consentono infatti di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 2.500 milioni di tonnellate di CO2 annue e di evitare l’utilizzo di 1,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.Per quanto riguarda il mercurio, a seguito di cinque anni di monitoraggi, è acclarata la totale ininfluenza delle ricadute di mercurio da coltivazione geotermica sul reticolo idrografico che attraversa i territori delle centrali geotermiche per confluire nel fiume Paglia. Con le autorizzazioni degli ultimi anni per il riassetto di Piancastagnaio e per la costruzione della centrale geotermica Bagnore 4, infatti, è stata realizzata una rete di punti di controllo delle acque nei pressi delle centrali, composta da 8 stazioni di acque superficiali tra Piancastagnaio e Santa Fiora, 9 stazioni di acque di falda nei comuni di Castiglione d’Orcia, Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Castel del Piano, Santa Fiora e Arcidosso, 4 piezometri nei territori di Santa Fiora e Abbadia San Salvatore oltre a 3 punti di prelievo in località Merigar nel comune di Santa Fiora.
I risultati di questa importante e costante attività, in corso dal 2012 e svolta sia da Enel sia da Arpat in modo autonomo e indipendente, hanno confermato valori di concentrazioni di mercurio nelle acque di gran lunga al di sotto del limite di soglia previsto per le acque potabili che è di un microgrammo a litro. L’eventuale presenza di altre quantità di mercurio nelle acque del fiume Paglia, quindi, non può essere assolutamente imputata alle centrali geotermiche le cui acque circostanti sono tra le più monitorate della Toscana. Enel Green Power è a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.