AMIATA. Non ci sembra decoroso cambiare l’oggetto del contendere, come hanno fatto ieri in Regione Toscana l’assessore Bugli e il capogruppo del PD Marras, in occasione delle interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione alla Giunta regionale sul contenuto delle denunce dell’ex responsabile del Settore Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), architetto Zita.
L’oggetto delle dichiarazioni di Zita e delle interrogazioni era la valutazione degli aspetti sanitari, contenuti nello Studio di Impatto Ambientale presentato alla Regione Toscana dall’ENEL a sostegno della richiesta di autorizzazione per la costruzione di Bagnore 4. Non altro, come invece oggi si vorrebbe rappresentare.
Ciò che ha scritto1 l’Agenzia Regionale di Sanità in merito all’impatto sanitario presentato da ENEL è che: “L’intero paragrafo dedicato agli aspetti sanitari appare POCO ESPLICATIVO E NON ADEGUATO per descrivere lo stato di salute delle popolazioni potenzialmente interessate alla costruzione della nuova centrale”. Seguono le motivazioni che, a parere dell’ARS, giustificano tale netto rigetto: l’Enel ha usato numeri assoluti su vasta scala, che non consentono confronti, e non i tassi standardizzati per comune; ha sbagliato a riportare gli stessi numeri dei decessi per le varie USL e l’ARS indica anche gli Studi dove erano presenti i dati aggiornati, standardizzati e riferiti ai singoli comuni geotermici, invitando l’Enel a riportarli, ma tra questi studi c’erano quelli che già allora indicavano un eccesso di mortalità del +13% in Amiata. Tant’è che l’ENEL si è guardata bene dal riportarli…
Tale Parere è stato riconfermato nella successiva nota. Non si poteva scrivere una frase più chiara e netta. E sfidiamo le persone oneste ad affermare che tale giudizio fosse positivo.
Il dottor Cipriani, a precisa domanda su questo tema, rispose in conferenza pubblica a Santa Fiora il 17 giugno 2012 (conserviamo la registrazione), che il parere dell’ARS in sede di VIA alla Regione è stato decisamente negativo. Precisò: “una industria grande come Enel non può permettersi una sciattezza nella presentazione dei dati sanitari”, definiti dal dottor Cipriani anche “superficiali” e “non accettabili”.
Oggi il PD dice il contrario, cambiando l’oggetto del contendere. Ma Marras va oltre, chiedendo2 “provvedimenti concreti contro chi utilizza il proprio tempo libero per denunciare presunti illeciti dopo anni di distanza col solo risultato di destabilizzare una comunità”.
Quindi il PD invoca l’intervento della Magistratura.
Lo chiediamo anche noi a voce alta, poiché con chi cambia le carte in tavola non si può dialogare.
Documentazione e approfondimenti
SOS GEOTERMIA AMIATA